BARDANA

Arctium lappa L.

Fam. Asteraceae (Compositae)

 

ORIGINE E DISTRIBUZIONE

La bardana è di origine incerta. Cresce spontaneamente fino ad altezza notevole (1500 m) nei terreni naturali e in prossimità di strade e corsi d’acqua. Le sue proprietà come pianta medicinale sono riconosciute già dal rinascimento.

 

DESCRIZIONE BOTANICA

La bardana è una pianta erbacea biennale o anche poliennale, di altezza molto variabile attorno al metro, con un robusto fusto ramificato emesso nel secondo anno di vegetazione. Le foglie basali sono cuoriformi di lunghezza anche superiore ai 40 cm; quelle superiori sono di forma ovale appuntita di dimensioni inferiori e meno ricche di peli. Le infiorescenze sono capolini di forma compatta, ricoperti di squame. I fiori sono ermafroditi, con stami di color porpora e stili biancastri. La fioritura avviene a partire da fine estate e si protrae nell’autunno. Le radici sono fittonanti e ramificate.

 

PARTI UTILIZZATE, PRINCIPI ATTIVI E IMPIEGHI

La parte più utilizzata è la radice, ai fini erboristico, farmaceutico e cosmetico. La raccolta avviene nell’autunno del primo anno, seguita da essiccazione. L’impiego principale è nella cura delle dermatiti e di altre malattie cutanee (acne, eczemi, seborrea), comprese le infiammazioni delle mucose della bocca e della gola. Oltre che ai fini dermatologici e cosmetici, la droga ha una azione depurativa ad ampio raggio che viene sfruttata per il fegato. Le foglie hanno un sapore amarognolo legato alla presenza di un sesquiterpene (arctiopicrina): possono venir impiegate in infusione per rinforzare lo stomaco nei confronti di perduranti indigestioni, e per l’azione antibiotica. Dai semi si ricava una tintura medica ed un estratto fluido ad azione benefica nei confronti di malattie croniche della cute. La radice fresca ha sapore dolciastro e consistenza mucillaginosa; contiene amido, inulina (fino al 50%), fibra, polifenoli, una resina (lappina), sali, tracce di oli volatili e acido tannico.

 

CURIOSITÀ

Il nome deriva dal greco: Arctium = orso, per i peli che porta la pianta e lappa = afferrare, per i frutti che si attaccano facilmente al vello delle pecore e ai vestiti. La radice, ricca in fibre, è tradizionalmente consumata in Giappone sotto il nome di gobo. Le foglie fresche contuse e applicate sulle punture di zanzare, vespe, api e calabroni calmano rapidamente il dolore e diminuiscono il gonfiore.

 

NOMI POPOLARI ED INTERNAZIONALI

Bardana comune, Capelazzi, Lappoa, Lavassa, Spina-buoi, Attaccalana, Pizzicaruolo, Scarpune. Lappa, Lappola

Burdock (Ing.), Bardane (Fr.), Bardana (Sp.), Große klette (Ted.)