Rosmarinus officinalis L.
Fam. Lamiaceae (Labiatae)
Origine e distribuzione
Specie diffusa ovunque nei climi temperati e coltivata soprattutto come pianta condimentaria. È una specie rustica, xerofila, vegeta fino ad un’altezza di 1200m s.l.m.
La pianta è conosciuta fin dall’antichità per le sue molteplici proprietà aromatiche e medicinali.
Tipica dell’area mediterranea, è largamente diffusa in tutti i continenti. Essendo una pianta arbustiva la pianta è longeva, non tollera climi con freddi persistenti ed umidi.
Descrizione botanica
E' una pianta arbustiva, perenne con portamento cespuglioso che può raggiungere un'altezza di 2 metri. Le foglie sono piccole, prive di picciolo, un po' coriacee, di un bel colore verde scuro sulla pagina superiore e verde-argentate-bianche in quella inferiore, strette, lineari e molto fitte sui rami e ricche di ghiandole oleifere. I fiori sono riuniti in grappoli che crescono all'ascella delle foglie, di colore azzurro-violetti e presenti quasi tutto l'anno. I frutti sono degli acheni che diventano scuri a maturità. Il fusto del rosmarino e molto ramificato con radici molto profonde e tenacemente ancorate al terreno
Parti utilizzate, principi attivi e impieghi
Del rosmarino si utilizzano prevalentemente le sommità fiorite che vengono raccolte dalla primavera all’estate. Il prodotto raccolto viene utilizzato allo stato fresco per l’estrazione dell’olio essenziale e previo essiccamento per uso erboristico. L’olio essenziale si ottiene per distillazione. I costituenti principali dell’olio essenziale sono: idrocarburi monoterpenici (α-pinene, β-pinene, canfene, mircene, α- e γ-terpinene, limonene), alcooli, esteri, ossidi (1,8- cineolo), chetoni e sesquiterpeni.
Il rosmarino viene impiegato in diversi settori: nell’industria alimentare per insaporire carni, salse e prodotti da forno, ma anche come conservante grazie alla sua attività antibatterica ed antiossidante; nella cosmesi per la preparazione di profumi, saponi e deodoranti; in campo farmaceutico come coadiuvante contro i dolori artritici e come rilassante. È considerata un ottima mellifera.
Curiosità
Il nome rosmarino deriverebbe dal latino ros «rugiada» emaris «mare» vale a dire «rugiada del mare». Per le sue proprietà si sono attribuite virtù magiche tanto che nel medioevo si aveva l'abitudine di realizzare oggetti di ogni tipo con il legno del rosmarino da usare come talismano tra i quali i pettini che avrebbero impedito la calvizie. Per gli antichi Romani aveva funzione apotropaica, cioè ben augurante, e per questo se ne teneva un mazzetto in bella vista sull’uscio di casa. Gli Egizi ponevano un rametto di rosmarino in mano ai defunti, come biglietto d’ingresso per l’aldilà e come simbolo di immortalità
Nomi popolari ed internazionali
Ramerino, Rosamarina, Osmarini, Trisomarino, Stammerino, Rosmarinu,
Rosemary (Ing.), Romarin (Fr.), Romero (Sp.), Rosmarin (Ted.)