Taraxacum officinale Web.
Fam. Asteraceae (Compositae)
ORIGINE E DISTRIBUZIONE
La sua area di distribuzione era in origine l’Europa, l’Asia centrale e settentrionale, l’Africa e l’America boreale. Comunissima e universalmente nota, copiosamente presente in tutti i periodi dell’anno nei luoghi prativi soleggiati di quasi tutta l’Italia, assai comune nei luoghi erbosi e fra i selciati, è alta da 5 a 50 cm. Impossibile non notarla in primavera, quando forma delle macchie gialle compatte nei campi verdeggianti di tenera erba, ed è facile incontrarla in un prato fiorito, all’inizio dell’estate, quando fruttifica in una palla rotondeggiante piumosa, con i semi che si staccano facilmente ad ogni colpo di vento, tipico esempio di disseminazione anemofila
DESCRIZIONE BOTANICA
È una pianta erbacea e perenne, di altezza compresa tra 5 e 50 cm. Presenta una grossa radice a fittone dalla quale si sviluppa, a livello del suolo, una rosetta basale di foglie munite di gambi corti e sotterranei. Le foglie sono semplici, oblunghe, lanceolate e lobate, con margine dentato (da qui il nome di dente di leone). Il fusto, che si evolve in seguito dalle foglie, è uno scapo cavo, glabro e lattiginoso, portante all'apice un'infiorescenza giallo-dorata, detta Ogni fiore è ermafrodita e di forma ligulata, cioè la corolla presenta una porzione inferiore tubolosa dalla quale si estende un prolungamento nastriforme (ligula) composto dai petali. La fioritura avviene in primavera ma si può prolungare fino all'autunno. L'impollinazione è di norma entomogama, ossia per il tramite di insetti pronubi, ma può avvenire anche grazie al vento (anemogama). Da ogni fiore si sviluppa un achenio, frutto secco indeiscente provvisto del caratteristico pappo: un ciuffo di peli bianchi, originatosi dal calice modificato, che, agendo come un paracadute, agevola col vento la dispersione
PARTI UTILIZZATE, PRINCIPI ATTIVI E IMPIEGHI
Si utilizzano principalmente le radici, tutta la pianta possiede molteplici proprietà terapeutiche. Generalmente e per tradizione si è sempre ritenuto che il Tarassaco avesse proprietà diuretiche, coleretiche, toniche e lassative. Queste proprietà, utilizzate da tempo immemorabile dalla medicina popolare, sono state confermate dalla moderna farmacologia. Numerosi studi hanno provato che il Tarassaco agisce aumentando la quantità di bile prodotta: un decotto di foglie fresche raddoppia il volume della bile escreta e un decotto di radici fresche lo quadruplica. Per ciò che concerne l’attività renale, gli eudesmanolidi e i flavonoidi presenti nella pianta interagiscono incrementando la diuresi. La radice, le foglie, il succo e gli estratti sono risultati efficaci nel trattamento di infezioni di varia natura (quali quelle del tratto superiore dell’apparato respiratorio, pneumonia, bronchite cronica, epatite, ecc.), con pochi effetti collaterali. L’azione del Tarassaco va ancora oltre, perché capace di stimolare il metabolismo cellulare complessivamente. Attualmente è possibile attribuire a questa pianta anche una azione nei confronti dell’artrosi. Se si selezionano gli aspetti della sua attività biologica e le indicazioni terapeutiche, ritroviamo costantemente le patologie croniche del metabolismo e degli organi interni, in primo luogo le epatopatie e la gotta, ma anche il rene, le vie biliari e il pancreas. In accordo con le attuali conoscenze, è possibile riassumere così le molteplici valenze terapeutiche del Tarassaco: amaro- toniche, aperitive, eupeptiche e stimolanti l’appetito, digestive, colagoghe, coleretiche (è la pianta della vescicola biliare), stimolatrici delle funzioni epatiche, depurative, diuretiche, ipocolesterolemizzanti, lassative, anticellulitiche. Sulla proprietà diuretica influisce certamente anche l’elevato contenuto di potassio. È stata dimostrata, inlaboratorio, che la sua attività diuretica è analoga a quella di un potente diuretico di sintesi (lafurosemide). La foglia contiene: derivati di acido taraxinico (sesquiterpenlactone) triterpeni e steroidi, flavonoidi (glicosidi dell'apigenina e luteolina), vitamine (B1, B2, C, E). La radice è particolarmente ricca di: sesquiterpenlactoni, acido taraxinico e taraxacolide, triterpeni e steroidi, taraxacosidi acido linolico e linoleico.
CURIOSITÀ
In genere il soffione è un’erba ricercata da tutti gli animali, costituendo un sano nutrimento per vacche, capre, montoni, porci, cinghiali e tartarughe. In veterinaria è usato per aumentare la secrezione del latte alle vaccine e migliorare la qualità delle loro carni. I fiori del Dente di leone sono melliferi e le api ricercano avidamente i suoi fiori e bottinano il suo nettare. I boccioli di tarassaco possono essere somministrati alle tartarughe di allevamento che stentano nella riproduzione. Tutti gli erbivori amano e ricercano le sue foglie. Usato in cucina per la preparazioni di insalate ed altri piatti.
NOMI POPOLARI ED INTERNAZIONALI
Dente di leone, Ingrassaporci, Pisciacane, Piscialetto, Soffione, Soffiùn, Bofarella, Bugia, Cicoria burda
Blowball (Ing.), Dent de lion - Pissenlit officina (Fr.), - Diente de león - Tataracòn (Sp.), Gemeine Kuhblume (Ted.)