Thymus vulgaris L.
Fam. Lamiaceae (Labiatae)
Origine e distribuzione
Il Timo è originario della regione mediterranea occidentale, cresce spontaneo in tutta l’area del mediterraneo fino a 1500m s.l.m. ma anche in altre aree temperate fuori dall’Europa.
Descrizione botanica
II timo è un piccolo suffrutice sempreverde della famiglia delle Labiatae, di taglia molto bassa, dai 20 ai 30 cm, con cespo compatto e rami brevi ricchi di piccole foglie sessili, opposte, lanceolate e con i bordi arrotondati. I fiori sono piccoli, tubolari, di colore rosso violetto, raggruppati all’ascella delle foglie. La fioritura si ha da Giugno a Settembre. Le foglie di Timo hanno sapore amaro ed aroma di canfora
Parti utilizzate, principi attivi e impieghi
Le foglie, le altre porzioni erbacee e l’olio essenziale trovano impiego nel condimento di cibi, in cosmesi, in liquoristica, ed in fitoterapia per le proprietà antibatteriche, antifungine, balsamiche, digestive, diuretiche e carminative.
L’olio essenziale è di colore tendente al rosso, il cui costituente principale è il timolo. Contiene inoltre glicosidi flavonici e flavoni, tannini, triterpeni, saponine con proprietà antibiotiche.
In cosmesi viene utilizzato come rinforzante dei capelli.
Viene usato anche in specialità veterinarie per uso interno o esterno.
Curiosità
Gli antichi Egizi conoscevano le proprietà del Timo e lo utilizzavano per imbalsamare i loro defunti. Gli antichi Greci lo bruciavano come incenso aromatico, i Romani lo associavano alla forza e al coraggio; gli stessi Romani cominciarono ad introdurre il timo in cucina e a profumare con esso vini e formaggi. Nel Medioevo le dame lo donavano al cavaliere del cuore affinché fosse da esso protetto in battaglia. Prima dell'invenzione del frigorifero il timo veniva usato per conservare gli alimenti vista la notevole concentrazione di olio essenziale ad azione antibatterica e antifungina.
Nomi popolari ed internazionali
Pepolino, Peperino, Piperella, Semirino
Thyme (Ing.), Thym (Fr.), Tomillo (Sp.), Thymian (Ted.)